Bulbosa perenne e rustica, amante del sole, che in piena fioritura può superare il metro di altezza. Perfetta da collocare contro un muro soleggiato o come sfondo di un’aiuola.
Nome scientifico: Lilium Candidum L.
Nome comune: Giglio di Sant’Antonio
Famiglia: Liliaceae
Categoria: Bulbosa perenne
Origine: Originario dell’Asia Minore, coltivato da tempo e ormai spontaneizzato in Italia
DESCRIZIONE
Pianta bulbosa perenne con fusto eretto e grossi fiori caliciformi. È l’unico Lilium che sverna con una rosetta di foglie.
Ciclo di vita: pianta perenne che presenta un breve riposo vegetativo in estate dopo la fioritura, dopodichè è sempreverde
Portamento: erbaceo con fogliame a rosetta e stelo fiorale eretto
Altezza: In piena fioritura supera il metro di altezza
Fioritura: Fiorisce a Giugno con grandi fiori caliciformi, di colore bianco
CURIOSITA’
Hildegard von Bingen (1098-1179), religiosa benedettina e famosa anche come naturalista consigliava l’acqua e l’unguento di giglio contro le eruzioni cutanee e le impurità della pelle ed a questo fiore candido attribuì anche degli effetti benefici per l’anima: “Il profumo fresco dei fiori di giglio rallegra il cuore e ci aiuta ad avere i giusti pensieri”.
Nel Medioevo: è la prima pianta citata nel Capitulare de Villis di Carlo Magno, si riteneva che il bulbo possedesse virtù medicinali quasi miracolose. In ogni Annunciazione l’angelo si presenta con un giglio in mano: un fiore adeguato a Maria, pura come un giglio.
COLTIVAZIONE
Piantagione: I bulbi si piantano in tarda estate-inizio autunno
Esposizione: Predilige un’esposizione soleggiata con la base del fusto protetta dai raggi solari.
Terreno/Terriccio: terreno povero e sabbioso, drenante.
Temperatura: Pianta rustica che non teme il gelo
Innaffiatura: sopporta lunghi periodi di siccità
Malattie: attenzione alla Criocera del Giglio (lilioceris lilii), un insetto rosso talvolta puntinato di nero, più grande rispetto alla coccinella, che in fase adulta rosicchia le foglie e in fase giovanile (larva che si schiude da uova arancioni e poi diventa nera) si nutre di foglie, germogli cominciando dalla pagina inferiore delle foglie. La lotta manuale al mattino o nel tardo pomeriggio è la soluzione migliore!
Moltiplicazione: Può essere lasciata per più anni nello stesso posto e approfittare della formazione dei piccoli bulbilli per la moltiplicazione.
I NOSTRI CONSIGLI
In giardino/balcone: non ama gli spostamenti, occorre decidere bene dolve collocarla e lasciarla crescere indisturbata. Attenzione agli attacchi di Criocera
Abbinamenti con altre piante: si trova bene con biennali pioniere e vagabonde come fiordaliso, papavero, agrostemma e lino.