Pianta panacea dalle molte proprietà benefiche, la Malva sylvestris è anche una pianta dalla facile coltivazione e dalla prolungata fioritura rosa-violacea.
Nome scientifico: Malva sylvestris
Nome comune: Malva selvatica
Famiglia: Malvaceae
Categoria: Erbacea perenne
Origine: Europa e Asia
DESCRIZIONE
La malva è divenuta pianta cosmopolita e cresce spontaneamente negli incolti, nei prati e nelle aree calpestate. Si tratta di una pianta erbacea perenne con rosetta di foglie e fusti eretti o sdraiati sul terreno; le foglie sono tondeggianti con lobi arrotondati. I fiori, in gruppi all’ascella delle foglie, sono rosa o violacei, semplici e a cinque petali.
Ciclo di vita: erbacea perenne a ciclo breve, talvolta biennale.
Portamento: cespo di foglie a rosetta e steli fiorali talvolta robusti ed eretti, talvolta rasoterra. Cambia molto in funzione dell’ambiente in cui cresce.
Altezza: variabile da 20 a 60 cm
Fioritura: da maggio ad ottobre
CURIOSITA’
Soprannominata Omnimorbia, rimedio a tutti i mali, in molte epoche la malva era considerata una panacea. Già nel Medioevo la malva acquisì importanza anche dal punto di vista medicinale per le proprietà emollienti e antiinfiammatorie, oltre ad essere coltivata nell’orto per il consumo fresco in insalata.
Le foglie ed i fiori hanno le stesse proprietà e tutt’oggi trovano largo impiego nella composizione di preparati per erboristeria in quanto, come emolliente, calma la tosse, è rinfrescante, cura le malattie della pelle.
COLTIVAZIONE
La malva è una pianta dalla facile coltivazione, che si adatta anche ai terreni poveri e secchi, pur gradendo terreni ricchi.
Piantagione: giovani piante in primavera, semina primaverile o estiva.
Esposizione: Sole e mezz’ombra
Terreno/Terriccio: Qualsiasi tipo di terreno
Temperatura: sopporta inverni molto rigidi e anche estati calde
Concimazione: non necessita di fertilizzanti o concimi
Innaffiatura: sopporta sicuramente periodi di siccità in estate ma con innaffiature costanti il cespo è più forte e porta più fiori
Malattie: Può essere soggetta alla ruggine (pustole arancio-brune sulla pagina inferiore della foglia) soprattutto durante le primavere umide o in estati molto piovose
Moltiplicazione: Per seme
Potatura: durante la fioritura è possibile cimare lo stelo fiorito per prolungare la produzione di fiori dal punto di taglio
I NOSTRI CONSIGLI
Se coltivata in terreni molto fertili e freschi, consigliamo di ricorrere a dei sostegni se si desidera farle mantenere un portamento eretto.
Usi in giardino/balcone: ottima pianta in grado di riempire spazi vuoti che si possono creare nel periodo estivo. Per questo motivo è utile avere sempre dei semi a disposizione da seminare qua e là in vasi e aiuole
Abbinamenti con altre piante: ottima pianta “compagna” che cresce in sintonia con ombrellifere (Carum cari, Daucus carota, Amni manus) e composite (Achillea millefolium, Hieracium e Crepis)