PRIMULA VULGARIS

Nome scientifico: Primula vulgaris (ibridi polyanthus), Primula obconica, Primula malacoides

Famiglia: Primulaceae

Origine: Zone boschive e prati umidi di Europa (P. vulgaris) e Cina (P. obconica e malacoides)

Descrizione: cespugli compatti con rosetta di foglie basali ovate rugose (P. vulgaris) o lisce, con margini dentati. I fiori a mazzetti sono di vari colori, che si alzano di poco rispetto alla rosetta di foglie (P. vulgaris) o su un’infiorescenza che grazie a un lungo scapo fiorale è più evidente.

Fioritura: la fioritura avviene da febbraio ad aprile, ma possono essere forzate a fiorire già da dicembre e in particolare P. obconica può fiorire fino all’estate.
Uso: ideale per i balconi invernali, da coltivare nelle fioriere, in piccoli vasi o in vasi più grandi alla base di arbusti o rampicanti.

COLTIVAZIONE IN VASO
Le primule sono piante perenni che per il balcone sono spesso considerate come annuali, non necessitano di vasi grandi in quanto l’apparato radicale è poco sviluppato.
Esposizione- ama posizioni protette, con sole diretto solo nel periodo invernale, e sole diretto nelle ore mattutine per il resto dell’anno.
Terriccio-necessita di un terriccio ricco e torboso (ricordiamo che è originaria di zone boschive).

Innaffiatura: temono i ristagni d’acqua e occorre verificare che l’acqua non resti intrappolata nella rosetta di foglie, il terriccio non deve comunque mai essere secco.

Concimazione: il periodo migliore per concimare è quello estivo-autunnale durante il quale la pianta prepara i boccioli fiorali che si svilupperanno poi l’anno successivo

Temperatura: tutte queste primule sopportano temperature prossime allo zero, possono patire gelate tardive. In particolare P. malacoides va protetta se le temperature sono per troppi giorni sottozero.

 


Il nostro consiglio: è importante eliminare con costanza i fiori appassiti e eventuali foglie che presentano sintomi di marcescenza. Tutte queste primule sono adatte alla coltivazione in giardino, in modo particolare gli ibridi di P. vulgaris che però nel tempo ricordate che torneranno alla loro forma originale (e dunque al colore giallo chiaro della classica primula dei boschi!).